Highlights
- Le restrizioni imposte dall'emergenza hanno obbligato i locali italiani down under a rivedere procedure, attività e offerta
- La crisi ha contribuito a creare il senso di comunità e a stimolare la creatività, come dimostra il caso di Mattia Secchiero e Matteo Piccardi
- Ecco perché nell'Australia post-coronavirus i ristoranti italiani della Central Coast saranno più moderni e meno italiani
Matteo Piccardi è un 39enne fiorentino che vive a Bateau Bay, una cittadina 70km a nord di Sydney, da dove gestisce un tour operator che organizza viaggi in Toscana.
O meglio organizzava, prima che la pandemia tagliasse le gambe all'industria turistica, lo obbligasse a mettere il business in stand by e reinventarsi un'attività dal nulla.
Sfruttando il suo hobby per i fornelli e forte di alcune esperienze pregresse, Matteo ha allestito una cucina commerciale e ha cominciato assieme alla moglie Laura a produrre piatti della tradizione toscana.
In questo modo, ha proposto agli abitanti della Central Coast delle ricette rustiche, dai fagioli all'uccelletto ai tortelloni alla Maremmana, dalla bistecca fiorentina ai cantucci.
Fagioli all'uccelletto, tortelli alla maremmana e cantucci sono alcune delle specialità toscane preparate da Matteo Piccardi nella sua cucina di Bateau bay Source: www.facebook.com/iltoscanoau
Dopo un consulto con il commercialista e grazie ad semplice post sul suo profilo facebook, nel giro di 24 ore Matteo Piccardi ha avviato un nuovo business, Il Toscano.
Problemi diversi, soluzioni diverse, stesso risultato
"Nell'arco di tre ore ho ricevuto migliaia di commenti da parte di persone che vivono in questa zona e una quantità di ordini che non mi aspettavo".
Tra i clienti c'è anche chi gli ha chiesto di preparare 40 lasagne a settimana. Peccato che Matteo Piccardi non abbia una vera e propria struttura e che faccia tutto letteralmente in modo casereccio.
Matteo si è appoggiato anche al know-how e ai contatti di Mattia Secchiero. Il 32enne chef di Rovigo gestisce - assieme alla compagna Carol - il Gusto Italian Bistro, un ristorante di Ettalong Beach specializzato in cucina veneta (come lui) ed emiliana (come lei).
"Con le restrizioni, il calo del giro di affari è stato drastico. Per cui ci siamo ingegnati per produrre nuovi menù take-away" conferma Mattia. "Ci siamo salvati producendo pasta fresca e lasagne, salse e giardiniere da asporto".
Anche l'offerta del suo locale sulla Central Coast è cambiata. "Abbiamo sfruttato il lockdown per rinnovare il menù e apportare un tocco di modernità ai piatti tipici della tradizione" spiega Mattia Secchiero.
Gli gnocchi alla barbabietola con gorgonzola e spinaci proposti da Mattia Secchiero nel suo Gusto Italian Bistro di Ettalong beach, NSW Source: www.facebook.com/gustorestaurantettalong
La chiave è il rapporto con gli abitanti della zona
Il futuro dipenderà dalla comunità locale, che finora ha mostrato grande sostegno e curiosità per le loro iniziative.
"Non siamo a Sydney o a Melbourne, qui sulla Central Coast la conoscenza della tradizione culinaria italiana non è ancora profonda. Il nostro obiettivo è cercare di avvicinare gradualmente gli abitanti della costa del NSW alla nostra cultura e alla nostra cucina".
Il distanziamento sociale e le norme anti assembramento hanno provocato uno tsunami che si è abbattuto sul mondo sulla ristorazione. SBS Italian sta intervistando ristoratori, chef, pizzaioli, pasticcieri e importatori italiani d'Australia che sono riusciti a mantenere in vita le loro attività grazie ad iniziative estemporanee, in qualche caso curiose, sicuramente ingegnose.
Hai perso le puntate precedenti del nostro viaggio per scoprire l'impatto del COVID-19 sui lavoratori della ristorazione? Eccole qui.
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