Le nuove frontiere dell'agricoltura nello spazio

A undated handout image made available by NASA of shows an artist's impression of a hydroponic cultivation area.

A undated handout image made available by NASA of shows an artist's impression of a hydroponic cultivation area. Source: AAP Image/EPA/NASA/ HANDOUT

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La conquista dello spazio ha come frontiera futura l'arrivo su Marte, ma per compiere viaggi di questo tipo le sfide sono molteplici, e non da ultimo viene il problema di come mangiare.


"Il cibo è una parte fondamentale della vita di tutti noi, e quindi della vita degli astronauti", spiega Alberto Battistelli, ricercatore del CNR presso l'Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri.

Attualmente gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ricevono dalla Terra le scorte alimentari, grazie alla relativa vicinanza rispetto al pianeta, ma cosa succederà quando i rifornimenti non saranno possibili, per esempio viaggiando verso Marte?
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Battistelli era uno degli ospiti, in collegamento dall'Italia, dell'evento "Food in Space: science, technology and taste", organizzato dall'Ambasciata italiana di Canberra nell'ambito della quinta Settimana della Cucina italiana.

La ricerca scientifica si sta concentrando sulla possibilità di produrre cibo nello spazio, garantendo così ai viaggiatori delle future missioni verso Marte risorse che li renderebbero autosufficienti.

Tra le sfide della coltivazione di piante nello spazio, spiega ai microfoni di SBS Italian, ci sono la microgravità, che rende più difficile la gestione dell'acqua per inaffiare le piante, le radiazioni, ma anche la sostenibilità e l'affidabilità dei processi.

"Se in una serra terrestre si rompe qualcosa possiamo chiamare un tecnico, sulla Luna o tanto meno su Marte questo non sarà possibile".
Alberto Battistelli
Source: courtesy of Alberto Battistelli
Insomma gli ostacoli non mancano, ma la ricerca prosegue, perché garantire accesso al cibo sarà essenziale per poter compiere esplorazioni spaziali al di fuori dell'orbita terrestre, "con un sistema circolare che avrà al suo interno la componente delle piante, ma anche la produzione di ossigeno, la purificazione dell'acqua (...) un sistema ecologico che dovrà essere tecnologico".

"Se vorremo trascorrere più tempo nello spazio dovremo farci accompagnare da altri esseri viventi, in particolare dalle piante ma anche dai microbiota (...) fondamentali per la nostra salute", sottolinea Battistelli, che spiega anche come la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che quest'anno ha compiuto 20 anni, "di fatto è un laboratorio scientifico che è stato usato da subito per ricerche in tutti i campi, tra cui la fisiologia delle piante".

Lì si sono già condotti alcuni esperimenti per la coltivazione delle piante, e nel 2015 per la prima volta l'equipaggio ha potuto gustare un'insalata cresciuta nello spazio.
Ma gli esperimenti condotti sulla coltivazione nello spazio hanno anche risvolti positivi per l'agricoltura sul nostro pianeta, perché alcune delle scoperte compiute nello spazio potrebbero permetterci di rendere più efficiente anche il ciclo delle coltivazioni sulla Terra.
Un connubio tra tecnologia e ecologia
Ascolta l'intervista in cui Alberto Battistelli racconta, al microfono di Magica Fossati, quali passi avanti si sono fatti verso la possibilità di coltivare piante commestibili nello spazio.
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Le nuove frontiere dell'agricoltura nello spazio

SBS Italian

25/11/202020:08
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